
Sanità
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2 Luglio 2025
Si è tenuta presso la Sala Tirreno del Palazzo della Regione Lazio la terza edizione del Lazio Digital Summit, tappa strategica del Digital Italy Program 2025 promosso da The Innovation Group. Un’occasione di confronto tra istituzioni e imprese sui processi di trasformazione digitale nei territori, con un focus particolare su sanità, pubblica amministrazione ed economia regionale.
Ad aprire i lavori, la sessione plenaria “Salute digitale: nuovi modelli organizzativi, nuovi processi di cura e assistenza”, introdotta dai saluti del Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.
La sessione ha visto la partecipazione di rappresentanti di alto profilo istituzionale, come Mario Nobile, Direttore Generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), che ha offerto una visione strategica del percorso digitale nazionale; Andrea Urbani, Direttore della Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria, Regione Lazio; Annalisa Bononati, Dirigente Area Innovazione e ICT, Regione Lazio; Massimiliano Maselli, Assessore ai Servizi Sociali, Disabilità, Terzo Settore e Servizi alla Persona, Regione Lazio; Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio Regionale del Lazio; Giuseppe Quintavalle, Direttore Generale della ASL Roma 1; Giulio Siccardi, Direttore Generale, Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS).
Tra i protagonisti della sessione plenaria anche Alessandro Carellario, Amministratore Delegato di Sinapsys S.r.l. – Società del Gruppo Maggioli e Responsabile PAC e Progetti Grandi Clienti del Gruppo Maggioli, che ha raccontato la visione del Gruppo nell’approccio alla sanità digitale presentato alcune tra le soluzioni sviluppate in sinergia con enti regionali e locali, con impatti concreti sulla trasformazione digitale del settore sanitario.
«L’innovazione per noi è un percorso che crea valore integrando visione, competenze e tecnologia – ha affermato Carellario -. Come Gruppo Maggioli, il nostro approccio non è solo tecnologico: è umano, sistemico e circolare. Un esempio virtuoso è rappresentato dalla collaborazione con Regione Lazio e LazioCrea, con cui stiamo sviluppando soluzioni che vanno ben oltre il software, in ambiti cruciali come la prevenzione e l’integrazione sociosanitaria».
Durante l’intervento sono stati illustrati progetti che hanno ottenuto risultati significativi, come SIPSO (Sistema Informativo Prevenzione Screening Oncologici), la suite integrata sviluppata Sinapsys per la gestione multi-screening, che consente alla Regione Lazio di gestire non solo gli screening oncologici, ma anche quelli per l’HCV e neonatali. I numeri confermano l’importante lavoro fatto sul tema neonatale dove grazie ad una elevata copertura molti neonati hanno potuto ricevere tempestive cure necessarie per il loro benessere.
Grazie a questi modelli, il processo di screening è stato trasformato da semplice procedura amministrativa a percorso integrato e proattivo, centrato sulla persona e interconnesso con le reti sanitarie territoriali, supportando così la Regione nel raggiungimento dei LEA. La copertura degli inviti nel 2024 supera il 90%, bisognerà lavorare ancora per aumentare l’adesione con nuove forme di contatto attivo – si stanno studiando metodologie innovative di intelligenza artificiale.
Un lavoro che ha richiesto non solo soluzioni digitali avanzate, ma anche un profondo ridisegno dei processi e un’elevata integrazione tra sistemi, in linea con i principi dell’European Health Data Space.
Tra i progetti citati anche SIATeSS, il Sistema Informativo della Assistenza Terriroriale e Socio Sanitaria. Il sistema censisce oltre 2.300 strutture e copre quasi tutti i comuni del Lazio, monitorando accreditamenti, ispezioni, bonus nido, piani sociali di zona e sistema informativo sociale. Un’infrastruttura digitale unica che ha superato la frammentazione gestionale preesistente, centralizzando funzioni prima disperse tra enti e livelli territoriali.
«Come rispondere alla frenesia dell’innovazione, che rende obsoleti i sistemi in tempi rapidissimi? – ha concluso Alessandro Carellario – Con un approccio di innovazione continua: consolidare ciò che funziona, lavorare sui processi e introdurre nuove tecnologie con continuità. Bisogna fare in modo che ogni fase di innovazione tecnologica nutra la successiva in una forma circolare evitando strappi troppo importanti che si trasformano spesso in imprese titaniche per tutti gli attori coinvolti con enorme dispendio di energia. Questo comporta una progettazione applicativa che sia aperta, modulare, adattiva».