Sanità
Sanità
20 Giugno 2024
Prevenzione è la parola chiave al centro dei progetti di Sinapsys per la sanità. È uno strumento fondamentale per garantire ai cittadini equità, continuità e omogeneità nell’accesso alle prestazioni sanitarie.
L’ottimizzazione delle campagne di prevenzione e screening, rivolte alle persone appartenenti alle fasce di età considerate a maggior rischio, permette alle organizzazioni sanitarie di raggiungere i Livelli essenziali di assistenza (LEA), riducendo non solo l’incidenza di positività e le percentuali di mortalità, attraverso interventi tempestivi, ma abbattendo anche una serie di costi che incidono anche economicamente sul sistema sanitario nazionale.
Sinapsys può vantare un’esperienza ultradecennale nel campo degli screening oncologici, acquisita lungo tutto lo Stivale e nelle Isole, partendo dalla Calabria per poi approdare in Lazio, Marche, Lombardia e Sicilia.
In casa Sinapsys è stata progettata infatti una suite moderna, versatile e ampiamente customizzabile, attualmente impiegata da diverse regioni per la prevenzione ai tumori del collo dell’utero, della mammella, del colon-retto, oltre che per gli screening neonatali e HCV (epatite C), ma che può essere replicata anche per la gestione di nuovi screening, come quello cardiologico, polmonare, prostatico e per il melanoma.
Negli anni, il software è stato oggetto di ben tre re-ingegnerizzazioni complete ed è in continuo aggiornamento per rimanere al passo con le innovazioni tecnologiche e in materia di protocolli sanitari nazionali. Il suo funzionamento si articola su tre livelli: individuazione della popolazione interessata dalla campagna di screening e relativo invio dell’invito a sottoporsi agli esami diagnostici, registrazione dei referti e, in caso di riscontrata positività, l’intervento sanitario. Nel migliore dei casi, invece, il paziente viene richiamato dopo un certo periodo di tempo, determinato dai protocolli di riferimento, e invitato a ripetere i controlli.
I punti di forza della suite firmata Sinapsys sono l’interfaccia user-friendly e l’interoperabilità, che permettono di gestire l’intero flusso sanitario. Strumenti fondamentali che contribuiscono a ridurre la possibilità d’errore attraverso l’integrazione con i sistemi radiologici e di laboratorio – evitando così l’inserimento dei dati da parte dell’operatore – ma offrono ai sanitari anche una visione completa della storia clinica dell’assistito attraverso un’unica interfaccia.
L’approccio personalizzato mette la persona al centro del sistema, individuando oltre al rischio individuale anche le sue reali necessità, massimizzando così i risultati della campagna di prevenzione.
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